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Al via i nuovi corsi di formazione proposti da Auexde come risposta adeguata alle esigenze di prevenzione dettate dall’emergenza Covid.
Negli ultimi mesi si è molto enfatizzato sul concetto di “opportunità” che episodi così drammatici come la pandemia e tutto ciò che ne deriva, possano offrire.
In questo caso la consapevolezza di quanto sia importante adottare semplici misure per garantire serenità, è al centro di numerosi corsi, workshop, conferenze on line.
Abbiamo verificato sul campo quanto sia estremamente semplice accogliere le ulteriori indicazioni emergenziali, implementate nella normale procedura di formazione, con il primo corso di formazione che abbiamo organizzato, successivo all’entrata in vigore delle direttive del Ministero della Salute lo scorso 5 giugno.
Si è tenuto oggi il primo corso di formazione post lockdown, “full immersion”, dedicato alle manovre di disostruzione pediatrica, BLSD e Oxygen Pro, aggiornato con le nuove direttive così come indicato dalla circolare del Ministero della Salute.
Il Dr. Carlo Iadevaia, del centro di formazione Cooperativa Alpha della Salvamento Academy, ha tenuto la lezione, della durata di 6 ore, a cui ha presenziato lo staff di AUEXDE.
La struttura che ha ospitato questo corso completo e il primo aggiornato alle nuove disposizioni, è situata in una delle location più suggestive della costiera Flegrea, la città di Baia. Si tratta di ARTINAUTICA, una “marina”, noleggio barche e stabilimento elioterapico che ha rinnovato la dotazione di bombole di ossigeno e ha acquistato un defibrillatore Samaritan Pad 350P, unico della sua categoria con indice di protezione IP56, per una maggiore resistenza all’acqua.
Il corso ha incuriosito favorevolmente, proprio per le nuove dotazioni e misure di sicurezza da adottare, soprattutto all’atto delle ventilazioni di emergenza.
Ma quali sono le novità? Per quale motivo sono così determinanti? Riescono a garantire la sicurezza anche del soccorritore?
Partiamo dalla definizione dell’OMS circa la rianimazione cardiopolmonare: è una procedura da considerare a rischio di produzione di aerosol dalle vie aeree del paziente. Ciò comporta il necessario aggiornamento dei protocolli di rianimazione.
Per rispondere a queste domande ci viene in aiuto la Salvamento Academy, azienda italiana con la più ampia offerta formativa in Italia nel settore sanitario.
Nell’articolo pubblicato sul portale “Mondo balneare”, il Dr. Stefano Mazzei fondatore di Salvamento Academy e il Dott. Riccardo Ristori, direttore scientifico, affrontano tutti gli aspetti normativi e ne chiariscono l’applicazione.
Riportiamo integralmente i due passaggi fondamentali dell’articolo:
“La circolare afferma che non si deve pertanto confondere la figura del Bagnino di Salvataggio (BDS) con quella del “personale laico” abilitato al BLSD occasionale, in quanto il BDS, pur definito non sanitario, riceve una formazione professionale specializzata tanto da poter utilizzare presidi, farmaci (l’ossigeno) e continua dicendo che la rianimazione cardiopolmonare per una vittima di sommersione/annegamento deve essere completa (ventilazioni e compressioni) e non può prescindere da una corretta ventilazione con uso di ossigeno.
Da rilevare inoltre che la circolare prescrive le ventilazioni di emergenza con l’ausilio del pallone ambu con reservoir collegato al catetere di Mount e filtro antibatterico con l’arricchimento di ossigeno.
Da sottolineare che per riempire il resorvoir (sacco polmone) del pallone ambu è necessario un consistente flusso di ossigeno (circa 12-15 litri/minuto), che solo una bombola ricaricabile dotata di flussimetro regolabile è in grado di garantire.
Oggi più che mai la sicurezza è prioritaria.
Bombola di ossigeno, maschere per la ventilazione, saturimetro e personale addestrato e certificato Oxygen provider sono l’unica risposta adeguata alle esigenze di prevenzione dettate dall’emergenza Covid e non solo.”
L’attrezzatura idonea alla somministrazione dell’ossigeno in urgenza dovrebbe comprendere:
una bombola di ossigeno ricaricabile da 5 litri caricata a 200 atm oppure 2 bombole da 3 litri caricate a 200 atm. e tutto il materiale per la somministrazione dell’ossigeno: cannule di guedel (adulto e pediatrica); cannule naso faringee (adulto e pediatrica); pallone autoespandibile (adulto e pediatrico) con maschere (adulto e pediatrico) e ingresso per la somministrazione di ossigeno; fruste conduzione ossigeno; maschere facciali con reservoir.
“Abbiamo preso in esame le modalità di prevenzione e soccorso in acqua, partendo da queste cinque considerazioni sulla trasmissione del virus», spiega il dottor Ristori. “Il nuovo coronavirus è un virus respiratorio che si diffonde principalmente attraverso il contatto stretto con una persona infetta. La via primaria sono le goccioline del respiro (droplets) delle persone infette, per esempio tramite: la saliva, tossendo e starnutendo; contatti diretti personali; le mani, per esempio toccando con le mani contaminate (cioè non ancora lavate) bocca, naso o occhi.
“I bagnini di salvataggio” afferma Ristori “possono essere a rischio di contrarre la malattia durante gli interventi a stretto contatto con la persona infetta o potenzialmente infetta, per esempio durante l’esecuzione di una rianimazione cardiopolmonare per le numerose procedure che generano droplets, tra cui le compressioni toraciche e la ventilazione a pressione positiva, oppure durante il recupero di acqua del pericolante, soprattutto in caso di tosse da semi-annegamento per generazione di droplets. Quindi, durante il soccorso in spiaggia i bagnini dovranno utilizzare sempre guanti monouso e occhiali protettivi, nonché mascherina chirurgica in caso di intervento su persona cosciente asintomatica (per febbre, tosse e difficoltà a respirare), che non comprenda problemi sul volto della persona e che abbia durata massima di 15 minuti, e la mascherina FFP2 in tutti gli altri casi”.
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