“Tutto buio. Non ricordo altro. Ho avuto fortuna perché c’era tanta gente intorno a me e qualcuno si è accorto che avevo perso conoscenza…e poi, soprattutto c’era un DAE”.
Queste sono state le prime parole di Davide Bochet, un atleta valdostano la cui vita avrebbe potuto avere un epilogo infelice a seguito di un arresto cardiaco improvviso, accaduto lo scorso Ottobre al termine di una gara podistica a pochi chilometri da Aosta.
Cosa spinge una persona a cui la perfetta combinazione tra strumento salvavita e capacità d’intervento ha offerto una seconda possibilità?
A desiderare che la stessa opportunità sia offerta alla maggior parte delle persone coinvolte in questo evento che rappresenta la prima causa di morte in Italia.
Davide Bochet, consapevole di dovere la vita al prezioso defibrillatore semiautomatico ne ha acquistati cinque e li ha donati al 118 valdostano.
E’ questo lo spirito con il quale AUEXDE, da anni, adotta lo stesso principio di donazione. Aderendo al programma FORWARD HEART consente a coloro che sono sopravvissuti a un arresto cardiaco improvviso grazie all’uso di un defibrillatore, di poter potenzialmente salvare un’altra vita, donando un identico defibrillatore a un ente od organizzazione di beneficenza, a propria discrezione, che sia una scuola, un parco o un qualsiasi luogo pubblico.
Il fenomeno dell’arresto cardiaco in Italia
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Fonte www.valledaostaglocal.it