“Prendersi carico della salute collettiva”…sin da piccoli!
Oggi i corsi BLSD (Basic Life Support and Defibrillation) coinvolgono per lo più gli adulti operanti nel settore sanitario, sempre più adulti non del settore e davvero poco i bambini.
Alcuni studi(1) dimostrano come le manovre di primo soccorso possono essere insegnate ai ragazzi e ai bambini, in particolar modo dai 7 ai 15 anni.
La World Health Organization (WHO) ha pertanto approvato, nel 2015, la dichiarazione “Kids Save Lives”, con la quale si raccomanda l’inserimento, nei programmi di tutte le scuole del mondo, di due ore all’anno di formazione sulla rianimazione cardiopolmonare.
A partire dai 12 anni, infatti, i bambini sono maggiormente recettivi alle istruzioni che vengono loro fornite e possono apprendere più facilmente come aiutare gli altri. Iniziare in giovane età significa far sì che la rianimazione cardiopolmonare possa diventare come un gioco, così come avviene con la bicicletta: superati i primi istanti di timore, andare in bicicletta diventa semplice e piacevole.
La maggior parte delle persone impara ad andare in bicicletta durante l’infanzia e anche se crescendo molti smettono di pedalare, quando la rispolverano dal garage, come d’incanto riprendono a guidarla, con la stessa facilità e sicurezza di sempre.
Questo avviene perché ciò che impariamo da bambini viene riattivato ogni volta che ce n’è bisogno: i bambini, prendendo parte ai corsi BLS-D, potrebbero non dimenticare mai come si salva una vita.
I bambini formati dovrebbero essere sollecitati a insegnare ad altri quanto appreso.
Quella dell’educazione tra pari è una metodologia didattica che si basa su un processo di trasmissione di conoscenze ed esperienze tra i membri di un gruppo di pari e questo sarebbe prezioso poiché l’insegnamento reciproco consente agli studenti di accrescere e perfezionare le proprie conoscenze, i metodi di studio e la capacità di problem solving.
Tutto questo non solo andrebbe a beneficio delle potenziali vittime di arresto cardiaco, ma aumenterebbe l’educazione alla salute dei cittadini, trasmessa fin dalla minore età.
Bandura (1986) sottolinea che il bambino impara prevalentemente guardando gli altri. Fornire, dunque, un modello da imitare, potrebbe indurre in lui il riprodursi dei comportamenti che ha visto e, inoltre, ricevere un feedback positivo gli permetterebbe di mantenere stabile il comportamento appreso.
Puntare sui giovani e sulla possibilità di fornire modelli positivi potrebbe essere così la chiave per promuovere sempre di più la diffusione delle competenze legate alla rianimazione cardiopolmonare: tempo addietro i teorici dell’apprendimento sociale definirono la socializzazione come il processo attraverso il quale il bambino impara a comportarsi come un membro ideale della società di appartenenza ovvero come un soggetto sensibile, attento e rispettoso di se stesso e degli altri.
Nelle associazioni scout si punta alla formazione di soggetti che si fanno carico dei problemi degli altri e si stimola i ragazzi ad essere attivi nella promozione del benessere collettivo: invogliare i giovani a prendere parte a questi corsi potrebbe così dare vita ad una catena solidale che avrà un impatto non sul singolo ma sulla società intera.
L’opportunità di partecipare ad un corso BLSD permette a chiunque di avere maggiore consapevolezza sul dovere di essere sempre pronto ad intervenire.
Se ogni adulto prendesse parte a questi corsi, diventerebbe un modello positivo e alimenterebbe la formazione dei membri più giovani della società. I ragazzi non solo diventerebbero co-protagonisti di un servizio utile alla salute collettiva, ma un esempio per i propri coetanei.
Ogni cittadino, dal più anziano al più giovane, a prescindere dal proprio titolo, avrà in carico la salute collettiva.
“Un ramo giovane prende tutte le curve che gli si vuole dare”
Proverbio cinese.
Emanuela Ricchezza
Dott.ssa in Psicologia Clinica.
FONTI:
- Lockey AS, Georgiou M. Children can save lives. 2013 Apr;84(4):399-400. doi: 10.1016/j.resuscitation.2013.01.011. Epub 2013 Jan 14. PMID: 23328405.
- Bohn A, Lukas RP, Breckwoldt J, Böttiger BW, Van Aken H. ’Kids save lives’: why school children should train in cardiopulmonary resuscitation. Curr Opin Crit Care 2015;21:220–5.
- De Buck E, Van Remoortel H, Dieltjens T, et al. Evidence- based educational path-way for the integration of first aid training in school curricula. Resuscitation2015;94:8–22.
- Pellai, V.Rinaldin, B.Tamborini, Educazione tra pari. Manuale teoricopratico di empowered peer education, Centro Studi Erickson, Trento, 2002
- Böttiger BW, Van Aken H. Kids save lives – Training school children in cardiopulmonary resuscitation worldwide is now endorsed by the World Health Organization (WHO). Resuscitation 2015;94:A5–7.
- Bandura, A. (1986). Social foundations of thought and action: A social cognitive theory. Englewood Cliffs, NJ: Prentice-Hall.
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