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Scopriamo insieme quali elementi li differenziano e perché in Italia sono maggiormente diffusi i defibrillatori semiautomatici.
Differenza tra DAE automatici e semiautomatici
Letteralmente il termine “DAE” significa “Defibrillatore Automatico Esterno” ma, in Italia, è ormai uso comune identificare con questa locuzione anche i defibrillatori semiautomatici esterni.
Le due versioni di DAE hanno le stesse caratteristiche tecniche e capacità salvavita.
La differenza tra i 2 Defibrillatori consiste nel fatto che nei Defibrillatori semiautomatici il dispositivo richiede l’azione del soccorritore per erogare la scarica. Il soccorritore sarà supportato dal messaggio vocale che lo guiderà nell’intervento, suggerendogli il preciso momento in cui premere il pulsante di scarica.
Per i Defibrillatori automatici, invece, il dispositivo non richiede nessuna azione di erogazione scarica, il messaggio vocale del DAE al soccorritore sarà “SHOCK consigliato, allontanarsi dal paziente…”.
Questi defibrillatori necessitano solamente di essere collegati al paziente e di essere accesi, una volta accertato lo stato di arresto cardio-circolatorio del paziente, il defibrillatore procede erogando automaticamente una scarica elettrica. I tempi di gestione dopo l’analisi sono molto simili, 6 secondi per la versione semiautomatica e circa 2 secondi in più nella versione automatica.
Perché in Italia si predilige la versione semiautomatica?
Nonostante il significativo trend di incremento di richieste per defibrillatori automatici, la versione semiautomatica risulta la più diffusa. Questo è attribuibile a due fattori:
- La formazione durate i corsi BSLD viene effettuata quasi esclusivamente con defibrillatori trainer semiautomatici.
- Il Decreto Balduzzi (decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158), la norma che impone alle società e associazioni sportive professionistiche e dilettantistiche l’obbligo di dotazione del defibrillatore, cita testualmente all’interno del DL “defibrillatore semi-automatico”
Quanto è semplice l’utilizzo del defibrillatore?
Un defibrillatore semiautomatico esterno è un apparecchio salvavita in grado di erogare una scarica elettrica al cuore in caso di arresto cardiaco dovuto a fibrillazione ventricolare (causa più diffusa di arresto cardio-circolatorio), aritmie e tachicardia ventricolare.
Il DAE riesce a determinare automaticamente, attraverso uno o più elettrocardiogrammi ripetuti nel tempo, a seconda del modello del dispositivo, se il paziente è stato colpito da arresto cardiaco. Solamente se il paziente si trova in questa condizione, il dispositivo si predispone per erogare la scarica elettrica selezionando il livello di energia necessario. Infatti, l’utente che utilizza il defibrillatore non ha in alcun modo la possibilità di erogare uno shock al cuore del paziente se il dispositivo non lo ritiene necessario.
Queste apparecchiature sono molto semplici da utilizzare: occorre solamente applicare gli elettrodi sul petto del paziente e seguire le indicazioni della guida vocale presente all’interno del defibrillatore stesso. La maggior parte dei modelli di defibrillatori sono provvisti anche di indicazioni visive sia sugli elettrodi (per il loro posizionamento) sia per quanto riguarda l’utilizzo del DAE.
I defibrillatori DAE semiautomatici, (in Italia sono gli unici dispositivi autorizzati in ambiente extra ospedaliero) hanno bisogno di soli 6 secondi per effettuare la diagnosi del paziente attraverso l’esecuzione di un elettrocardiogramma.
Dopo ciascuna scarica elettrica, questi apparecchi salvavita hanno bisogno di solo 8 o 12 secondi per caricare la scarica. Durante questi tempi morti è di fondamentale importanza effettuare le manovre di Rianimazione Cardio-Polmonare (RCP).
La loro corretta esecuzione aumenta notevolmente le possibilità di sopravvivenza di chi è stato colpito da arresto cardiaco.
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A cura di Redazione AUEXDE