Il comune di Poggiomarino ha intrapreso un percorso “a misura di cittadino” investendo in sicurezza, con l’installazione di nuove postazioni salvavita.
Si è scelto come prima location, il suggestivo Parco della Longola.
In seguito ai ritrovamenti di resti ceramici, faunistici e lignei, di epoca protostorica (2000–1750 a.C.) la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei predispose immediatamente la verifica di interesse archeologico: lo scavo mise alla luce alcune capanne di un villaggio risalente al VI sec. a.C.
Questa eccezionale scoperta ha permesso, nel 2018, di creare il Parco Archeo-Fluviale di Longola che ospita la ricostruzione di alcune capanne del villaggio fluviale e un’area per il birdwatching.
Diventare un comune cardioprotetto significa apprendere il vero significato di “qualità della vita sociale” e farlo proprio.
Il Comune di Poggiomarino, in provincia di Napoli, poco più di 20.000 abitanti, possiede un’amministrazione a dir poco esemplare. Da qualche anno, infatti, hanno intrapreso un percorso “a misura di cittadino” investendo in attività sociali.
Si sono concentrati sullo sviluppo del territorio, rendendolo fruibile da tutti e potenziandolo per ciò che concerne le strutture sportive, anche quelle a cielo aperto.
Infatti, a ridosso del mercato rionale, è stata creata un’area fitness. L’ampio spazio è, adesso, dotato di defibrillatore semiautomatico esterno.
L’assessore Maria Carillo ha immediatamente accolto con soddisfazione la scelta di installare i defibrillatori nelle zone con più concentrazione di abitanti.
Mi occupo di diversi settori: Disabilità, Sport, Politiche sociali e Servizi alla persona, Politiche sanitarie, Politiche giovanili, Servizio Civile, Edilizia scolastica, Pubblica istruzione e cultura, per finire con il coordinamento del Parco Longola.
La consapevolezza che, da oggi, le attività legata a questi settori possano contare su strumenti così efficaci, non può che rendermi orgogliosa.
Il progetto di cardioprotezione Auexde si è completato con l’installazione alla Casa Municipale, sede delle maggiori attività cittadine.
I defibrillatori semiautomatici esterni, sono strumenti autonomi. Semplicissimi da utilizzare, perché il soccorritore è supportato dalla voce guida che indica i passaggi da compiere. Inoltre, proprio per l’autonomia del defibrillatore nella diagnosi cardiaca, il soccorritore è esente da qualsiasi responsabilità (art.54 c.p.).
Per la particolare ubicazione dei defibrillatori, sono state scelte teche allarmate altamente funzionali ed esteticamente gradevoli, rese ancora più visibili mediante imponenti Totem personalizzati al fine di indicarne la precisa collocazione e velocizzarne così l’utilizzo.
A cura di:
Redazione Auexde
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